alonemusic.it 11/14
Sulla melodia infantile di Hardwire si apre il terzo album dei Phal:Ansgt, band austriaca dedita a un dissonante doom rock con forti influenze elettroniche e noise. Black Country non è un album facile da digerire: 5 tracce ciascuna da 10 minuti in media scandiscono una lunga marcia verso un qualcosa di terribile, spaventoso eppure introspettivo e riflessivo. Un risveglio nella realtà più angosciante, che ci avviluppa senza lasciare scampo ad alcuna speranza.
Questo Black Country, commistione di così diverse sonorità che ben poco hanno da spartire con le classiche suddivisioni di genere nel metal, rappresenta la capacità dei Phal:Ansgt di ricreare pennellate sonore su una tela di sicuro gusto contemporaneo. Un suono a tratti estremamente curato, inserito nella composizione con particolare maestria, e a tratti ruvido e primitivo, che si traduce in pure sensazioni.
Black Country è un album da ascoltare molte volte prima di averne chiaro in testa tutte le evoluzioni, eppure se ne può istantaneamente assaporare la fisicità, come contraccolpo che dà sulla pelle, agli organi vitali, alla mente.